Spettacolo di fine anno accademico

A cura di Paola Jorio e Luciano Carratoni e di tutto lo Staff del Balletto di Roma

Grazie a tutti

La fine dell’anno accademico segna il tempo della riflessione: calato il sipario sui giorni di studio, è il momento di osservare l’arco scolastico da una prospettiva più ampia che possa misurarne gli esiti e lanciare nuovi propositi. L’a.a. 2016/2017 è per noi un punto d’arrivo e di ripartenza, che archivia i primi cinque anni della nuova Scuola del Balletto di Roma: oggi, guardiamo agli inizi con la consapevolezza di un percorso virtuoso, che ci consente di mirare al futuro di una realtà formativa sempre più professionale e aggiornata.

Nel progressivo perfezionamento dei programmi accademici, una regola non è mai stata trasgredita: l’attuazione di un piano formativo ampio e diversificato per garantire a tutti la preparazione necessaria ad affrontare professionalmente il palcoscenico. Abbiamo inseguito questo obiettivo armandoci di costanza e accettando il rischio di non incontrare il favore di tutti, nella certezza di dover guardare oltre i confini del presente. Nascono da qui molte delle iniziative incrementate negli ultimi anni: i workshop con i maestri delle maggiori accademie europee, la partecipazione degli allievi a concorsi e audizioni, la visione guidata di spettacoli di danza nei teatri della Capitale, l’apertura della nuova sede in Via Baldo degli Ubaldi e la parallela istituzione di programmi dedicati ai più piccoli, di classi interamente maschili, di fasce di perfezionamento post-scolastiche e di un Triennio professionale di Contemporaneo, e non ultima la collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo della Sapienza – Università di Roma (Corso di Laurea Magistrale in Teatro, Cinema, Danza e Arti digitali), che inaugura nuovi scenari per la conoscenza presente e futura dei nostri allievi.

È un viaggio verso orizzonti lontani che per noi rappresentano la danza stessa: un mare in continuo movimento che ci invita a navigare senza sosta. L’unica pausa consentita è quella dei ricordi che ci permettono di soffermarci, con soddisfazione, sullo Spettacolo di fine anno accademico 2016/2017, in scena il 24 e 25 giugno sul palcoscenico dell’Auditorium Conciliazione di Roma: uno spettacolo ideato non solo come chiusura dell’anno scolastico, ma come simbolico contenitore dei valori della nostra struttura, gli stessi che ne hanno originato la storia e che ne orientano il presente.

Distanziandoci dalla consuetudine del ‘Saggio’, abbiamo scelto per lo Spettacolo 2017 tutt’altra impostazione, certamente di tipo ‘scolastico-dimostrativo’, ma con chiare finalità di ‘produzione’ e ‘creazione’. Con circa 50 operatori coinvolti, siamo tra le poche strutture private di formazione a poter contare su un apparato di produzione importante, collaudato in decenni di esperienza teatrale e oggi a disposizione della Scuola di Danza. Quanto lo Spettacolo 2017 ha messo in moto è una vera e propria macchina produttiva che lega i valori della formazione alle competenze dell’organico artistico e realizza l’auspicata unione di prospettive accademiche e qualità professionale.

Il primo segno del nuovo impianto è stato nella scelta dell’Auditorium Conciliazione: un teatro di grande prestigio con una platea di oltre 1600 posti, lo spazio ideale per accogliere un pubblico sempre più ampio che misura in termini quantitativi una crescita strutturale di tipo qualitativo; ma soprattutto, l’opportunità per i nostri studenti di fare esperienza di palcoscenico in un luogo simbolo, da anni, di grandi successi per il Balletto di Roma e per le maggiori produzioni internazionali.

Il quotidiano lavoro in sala ha portato il gruppo della Scuola del Balletto di Roma ad un elevato livello tecnico d’insieme che ha permesso alla direzione artistica di costruire uno spettacolo originale e composito. Al centro del progetto, coreografie appositamente ideate per gli allievi della Scuola da professionisti legati alla struttura e alla sua storia.

Coppélia Suite, ispirato al balletto su musica di Léo Delibes, segna una nuova tappa della collaborazione con Milena Zullo, già autrice di alcuni dei maggiori successi della compagnia del Balletto di Roma: la sapienza coreografica di Zullo ha qui incontrato la ricettività e la freschezza degli allievi, dando vita ad una moderna rivisitazione del famoso racconto della bambola Coppélia. Un’esperienza che ha coinvolto gli studenti, in sala e in scena, nella realtà di una compagnia di balletto, facendoli misurare con le tempistiche della creazione e dell’allestimento, con le responsabilità di un corpo di ballo e con un pubblico numeroso ed eterogeneo.

Un efficiente dispiego di forze ha reso possibile la messa in scena di Hänsel e Gretel e La Magia del Teatro, a cura di Alessandra Casellato e Raffaella Appià, artiste cresciute nello storico Balletto di Roma di Franca Bartolomei e Walter Zappolini e oggi legate alla nuova struttura in un’ideale linea di continuità tra passato e presente. Ancora una volta, creazioni originali che hanno il valore aggiunto di portare in scena gli allievi più giovani del Balletto di Roma, mostrando il lato spettacolare di un progetto educativo sempre più in corso di ampliamento. In scena, non solo le abilità degli interpreti, ma il disegno unitario di un intero team artistico che ha puntato a valorizzare la compattezza qualitativa del gruppo. Per questo, sono stati utilizzati tutti gli accorgimenti scenici necessari ad una produzione professionale: dai costumi d’atelier, disegnati e realizzati dall’Opificio della Moda e del Costume di Firenze e dalla sartoria Theama for Dance di Catania, ad un disegno luci e scenografico originale, adattato alle diverse rappresentazioni in programma.

Fiore all’occhiello della prima serata, la rappresentazione di Heroes, coreografia di Pablo Tapia Leyton creata in residenza al Balletto di Roma per gli studenti del Corso Triennale di Contemporaneo diretto da Roberto Casarotto e dedicata agli eroi, a quelli desiderati, ereditati, decaduti e finalmente rinati. Un progetto che ci inorgoglisce per diversi motivi: perché porta in scena un lavoro di ricerca performativa che si inserisce nell’avanguardia contemporanea internazionale; perché mostra i risultati di giovani artisti avviati al professionismo, giornalmente impegnati in un training con i maggiori rappresentanti della sperimentazione europea e prossimamente protagonisti in prestigiosi contesti nazionali (il 9 luglio, al Palazzo Comunale di San Gimignano per il Festival Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere, saranno in scena con We are not alone, coreografia di Davide Valrosso nata dalla collaborazione tra Prove d’Autore Anticorpi XL e Balletto di Roma, e poi a Ravenna, il prossimo 9 settembre, all’interno della Vetrina della Giovane Danza d’Autore XL); e infine, perché il successo all’Auditorium Conciliazione incontra le aspettative di un pubblico attento che riconosce l’innovazione e ne apprezza gli esiti, in linea con i nostri progetti di avvicinamento alla danza contemporanea.

Nel punto di incontro tra tradizione e sperimentazione, il lavoro Sei respiri di Anna Manes, storica interprete del Balletto di Roma e oggi assistente alle coreografie, e Overflow di Paolo Mangiola, autore dei recenti successi internazionali della compagnia: per gli allievi, un’occasione di confronto con due professionisti della scena, già strumenti di ispirazione per grandi coreografi (come Wayne McGregor e Fabrizio Monteverde) e oggi autori di nuove opere nel segno della consapevolezza del movimento, della chiarezza compositiva e del dominio dello spazio scenico. Creazione originale ed esibizione corale anche nella dimostrazione didattica di tecnica classica, con gli allievi di tutti corsi accademici impegnati nelle rigorose sequenze della direttrice Paola Jorio; e nella coreografia dai ritmi travolgenti Whispering Sing, Sing, Sing, composizione di Andrè De La Roche per i corsi di danza modern.

Il successo dello Spettacolo 2017, dichiarato da famiglie, appassionati ed esperti del settore, ci ripaga dello sforzo di costruzione e realizzazione, ma più di tutto ci stimola all’attuazione di nuovi progetti: primi tasselli di un vero e proprio repertorio destinato alla Scuola di Danza, ci auguriamo che le opere presentate si sviluppino in ulteriori contesti teatrali e in vista dell’auspicabile fondazione di una Compagnia giovanile.
Il nostro sentito ringraziamento va a tutti gli allievi, stimolo e obiettivo del nostro lavoro, e alle famiglie, che ci sostengono con il loro entusiasmo e che con i loro appunti ci indirizzano verso nuove, più efficaci soluzioni. Tutto è perfettibile e il nostro compito è dare il meglio di noi: non abbiamo la presunzione, ma l’aspirazione a soddisfare tutti i nostri allievi con la convinzione di possedere gli strumenti di eccellenza oggi necessari per la loro crescita artistica e di vita.