Il Balletto di Roma inaugura la nuova stagione 2025/2026 al Teatro Olimpico con un evento di grande rilievo: il debutto in Prima Nazionale della Junior Company, il 10 – 11 – 12 ottobre 2025, con lo spettacolo “Coppelia”, firmato dal coreografo Fabrizio Monteverde.
La nascente formazione under 21 porta in scena 16 giovanissimi danzatori, scelti dalla Direzione Generale e Artistica del Balletto di Roma, pronti a dare voce al proprio talento in un progetto che unisce tradizione e innovazione, cuore pulsante della missione della struttura da oltre sessant’anni. La Junior Company rappresenta uno sforzo formativo e produttivo unico in Italia, che offre ai giovani interpreti l’opportunità di entrare a far parte di un’esperienza professionale, accanto alla storica Compagnia del Balletto di Roma, che negli ultimi 25 anni ha portato in scena oltre 1.000 spettacoli davanti a 600.000 spettatori in tutto il mondo. Il debutto romano è stato presentato il 9 settembre 2025 nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2025/2026 del Teatro Olimpico, con la presenza della Direttrice del Balletto di Roma Francesca Magnini e del cast della Junior Company.
Il balletto “Coppelia”, musicato da Léo Delibes nel 1870 e reinterpretato da Monteverde, offre una lettura contemporanea della celebre fiaba. Una giovane coppia di innamorati, Swanilda e Franz, vede il proprio equilibrio sconvolto dall’arrivo della misteriosa bambola creata dal fabbricante di giocattoli Coppelius. La vicenda si dipana tra gelosie, illusioni e riconciliazioni, in un contesto giovanile quasi adolescenziale, dove si contrappongono l’amore autentico e quello fondato su apparenze ingannevoli.
L’inganno incarnato dalla donna giocattolo, rappresentata nel balletto, appare oggi quanto mai attuale in un mondo sempre più virtuale, in cui finzione e realtà si contrappongono fino ad annullarsi, creando una nuova dimensione umana di favole
virtuali. Lo spettacolo, pensato e ideato da Fabrizio Monteverde, pur sempre nella sua bellezza coreografica e registica, fa emergere – come in tutte le sue produzioni – gli aspetti più profondi e oscuri della narrazione classica, esaltandone la cruda e attuale contemporaneità.
Un’esperienza da non perdere per sostenere e favorire l’ingresso delle giovani generazioni di danzatori nel mondo del palcoscenico e della vita.