Un mancato anniversario quello coincidente con il 2020, anno che avrebbe dovuto spiccare per intensità e ricchezza di attività come lo fu il 1960 in occasione delle Olimpiadi, quando il Balletto di Roma prese vita. Posticipare la celebrazione di questa storia al 2021 è stato un obbligo morale cui la Direzione del Balletto di Roma non ha voluto sottrarsi, affidando alla giornata del 28 novembre 2021 la possibilità di svelare tracce di memoria e la speranza di una ripartenza piena di obiettivi per il futuro delle giovani generazioni, cui da sempre ha dedicato il proprio impegno attraverso la formazione e produzione della danza.
Per accogliere gli ospiti – amici e colleghi di ieri e di oggi – sono stati creati nella sede del Balletto di Roma in via della Pineta Sacchetti (aperta nel 2020 e inaugurata ufficialmente in questa occasione) affascinanti percorsi visivi, letterari e danzati, legati alla storia di questa istituzione. L’allestimento della location ha visto l’esposizione del prezioso materiale video-fotografico d’archivio, insieme ai costumi di alcune delle più importanti produzioni della compagnia (da Otello; Il lago dei cigni, ovvero il Canto; Lo Schiaccianoci): la mostra, curata per l’occasione da Giuseppe Distefano, ha offerto ai visitatori un’esperienza “immersiva” in grado di coinvolgere lo sguardo e il pensiero. Un pezzo di storia che dalle immagini si è materializzato sulle pareti della moderna sede romana, in un percorso tra memoria, presente e futuro.
Dopo il lunch break, il programma pomeridiano è stato aperto dalla presentazione del progetto editoriale dedicato ai 60 anni del Balletto di Roma: l’anteprima di un libro, a cura di Carmela Piccione, ricco d’interviste e testimonianze che rendono omaggio alla prima compagnia di danza privata in Italia, fondata nel 1960 da Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Numerosi i protagonisti che, insieme all’autrice, hanno condiviso aneddoti e ricordi legati all’avventura della compagnia: prima fra tutti, Paola Jorio, interprete dello storico ensemble e oggi direttrice della Scuola del Balletto di Roma, e Raffaella Appià, coreografa e docente, nipote della fondatrice Franca Bartolomei.