Il Ballo delle debuttanti e le principesse del XXI secolo

Sabato 15 ottobre la Scuola del Balletto di Roma parteciperà al Gran Ballo Viennese organizzato ogni anno per volere della città di Vienna e dell’ambasciata d’Austria. Per questa occasione la direttrice Paola Jorio presenterà una versione ridotta della coreografia di Floris AlexanderWaltz”, omaggio al compositore Michail Ivanovǐc Glinka, con gli allievi dal VI ai corsi finali. Un’esperienza che, anno dopo anno, regala una serata piena d’emozioni e di una magia da favola.

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Quante di voi durante l’infanzia non hanno sognato almeno una volta di essere una principessa, di vivere in un castello, di indossare abiti elegantissimi e soprattutto di incontrare il principe azzurro?
L’unica fortunata rimane sempre Cenerentola ma ciò non toglie di poter essere delle principesse per un giorno, di fare di una serata la propria favola e di agghindarsi a festa per cercare il proprio principe azzurro… o per divertirsi con gli amici in una grande occasione.

Quello di cui stiamo parlando è l’attesissimo “Ballo delle debuttanti”, un’antica tradizione nata in Francia in cui giovani fanciulle aristocratiche, una volta raggiunta l’età da marito, erano introdotte nella società alla ricerca del fortunato principe. Questa consuetudine prese rapidamente piede anche in Austria, a Vienna, dove tuttora ogni anno si svolge il Gran Ballo. Non temete però, per vivere il sogno non bisogna per forza trasferirsi, perché anche l’Italia non si è lasciata sfuggire l’occasione di regalare una notte da fiaba alle sue piccole donne. Roma, Milano e Napoli, infatti, hanno adottato l’usanza e regalano a giovani cadetti e dame (tutti in abito bianco) l’emozione di vivere insieme il loro primo ballo.

Armatevi di pazienza dunque, imparate le rigide regole del Bon Ton, memorizzate l’etichetta, ma soprattutto munitevi del vestito più regale che possiate desiderare e preparatevi a vivere una serata indimenticabile.

Un consiglio, tenetevi strette le vostre scarpette perché, va bene la favola, ma sperare che un giovane cavaliere compia i salti mortali per riportarvela potrebbe rimanere un sogno. E poi che ci fate con una scarpetta sola?
Siete d’accordo?