Il Balletto di Roma partecipa alla produzione cinematografica internazionale “Metanoia”

Con spirito di ripartenza, il Balletto di Roma annuncia l’imminente partecipazione al progetto internazionale dal titolo Metanoia, road movie/documentario musicale le cui riprese sono in corso, in questo mese di maggio, nei luoghi simbolo di alcune città europee, tra Germania, Italia ed Estonia. Gli interpreti del Balletto di Roma saranno i protagonisti delle riprese presso il Teatro all’Antica di Sabbioneta dove danzeranno le coreografie di Valerio Longo sulla musica Polovtsian Dances di Aleksandr Borodin. Un’operazione creativa e originale in cui la danza diventa parte di un grande racconto sul Rinascimento, tra suggestioni storiche, artistiche e musicali.

Di grande interesse, oltre che simbolicamente significativa, la prospettiva di entrare in uno spazio carico di storia come il Teatro all’Antica di Sabbioneta, realizzato tra il 1588 e il 1590 su progetto dell’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi e su commissione del duca Vespasiano Gonzaga: primo esempio di teatro stabile dell’epoca moderna, edificato appositamente per gli spettacoli e non vincolato nella struttura ad edifici preesistenti (in un’epoca in cui le rappresentazioni destinate alla corte venivano accolte all’interno di palazzi residenziali e di rappresentanza). Oggi, oltre che prezioso luogo d’arte con visitatori da tutto il mondo, il Teatro all’Antica è sede di concerti di musica antica, convegni e manifestazioni culturali. Danzare tra questi perimetri d’arte e di storia sarà come ritornare nel luogo in cui tutto è nato, come un nuovo centro di libertà e rinascita dello spettacolo dal vivo.

Il titolo del progetto – una produzione ACCENTUS Music GmbH, che vede tra i protagonisti la direttrice d’orchestra Simone Menezes e i musicisti dell’Ensemble K – congiunge nel termine “Metanoia” (dal greco) i significati di “cambiamento” o “ciò che va oltre” e quelli di “mente” o “intelletto”: richiama dunque i concetti del ripensare, cambiare idea, un’inversione del pensiero grazie a cui l’uomo riesce ad accedere a qualcosa di più grande. L’arte stessa, del resto, è un processo continuo di rinnovamento e trasformazione: ma come funziona questo cambiamento nella visione d’artista?

Ci sono composizioni musicali e opere d’arte che catturano la nostra emozione e il pensiero: accade ascoltando Bach, Puccini, Pärt, Morricone, quando vediamo un’opera di Raffaello e Da Vinci, quando leggiamo un testo di Dante o Shakespeare. C’è una verità, un senso, che va oltre il nostro intelletto e sentiamo un’ispirazione speciale, una rivelazione: cosa ci ispira in modo così unico? Qual è stato il cambiamento insito in queste opere e come potrebbero cambiare la nostra visione del mondo?

Il film “Metanoia” cerca alcune possibili risposte viaggiando attraverso l’Europa – in Italia, oltre che al teatro all’Antica di Sabbioneta, verranno effettuate riprese al Museo Cenacolo Vinciano di Milano, alla Cappella Brancacci di Firenze, a Villa Medici, al Castello di  Castagneto Carducci -, incontrando brani di musica classica (da Johann Sebastian Bach ad Arvo Pärt, Giacomo Puccini, Heitor Villa-Lobos, Ennio Morricone) insieme a straordinarie opere d’arte; tutto con l’accompagnamento di esperti di musica (dal Centro Arvo Pärt, in Estonia, e dall’Archivio Bach a Lipsia) e di specialisti dell’arte rinascimentale in Italia. Un modo per celebrare l’arte, la musica, la danza, la vita.