Premio Nazionale Sfera D’Oro ad Azzurra Schena

Si è tenuta il 3 ottobre 2020, al Teatro Verdi di Padova, la serata di gala per la consegna del “Premio Nazionale Sfera D’Oro“, prestigioso riconoscimento – a cura dell’Associazione La Sfera Danza e nell’ambito del Festival “Lasciateci Sognare” diretto da Gabriella Furlan Malvezzi – per alcuni dei più brillanti danzatori sulla scena italiana e internazionale: tra loro, Azzurra Schena, storica danzatrice del Balletto di Roma, applaudita protagonista di alcune delle più importanti produzioni della Compagnia sui palcoscenici italiani e del mondo. È la stessa Azzurra a raccontarci in questa intervista le emozioni del premio e del ritorno in scena.


Azzurra Schena e Paolo Barbonaglia in “Giulietta e Romeo”, produzione Balletto di Roma – coreografia Fabrizio Monteverde

Un premio importante conferito da una giuria prestigiosa presieduta da Alfio Agostini, direttore di Ballet2000, e composta dai giornalisti e critici Valeria Crippa, Roger Salas, Rossella Battisti, e dai direttori Frédéric Olivieri, Davide Bombana e Renato Zanella. Come hai ricevuto e come hai reagito alla bella notizia?

“È stato lo stesso direttore Alfio Agostini a comunicarmelo: la giuria ha fatto il mio nome dopo avermi visto più volte in scena nel corso dell’ultima stagione con il Balletto di Roma e ha ritenuto opportuno conferirmi il premio anche per tutto quello che ho fatto nel corso degli anni. Un piacere e un onore per me ricevere la notizia dal direttore Agostini, che ho la fortuna di conoscere da vent’anni, dai tempi in cui, appena diciottenne, iniziai la mia attività professionale di danzatrice. L’emozione si è poi tramutata in folle entusiasmo quando ho realizzato che sarei potuta tornare in scena, di lì a poco, condividendo il palcoscenico con tanti grandi nomi della scena italiana e internazionale.”


Azzurra Schena in “Io. Don Chisciotte”, produzione Balletto di Roma – coreografia Fabrizio Monteverde

In quale ruolo, in particolare, sei stata notata nell’ultima stagione?

“Sono stata segnalata dalla critica, nel corso del tour 2019/20 (purtroppo interrotto a causa degli eventi in Italia e nel mondo), per la mia interpretazione nella più recente produzione del Balletto di Roma, “Io Don Chisciotte”, con regia e coreografia di Fabrizio Monteverde: il premio è dunque condiviso con il mio Sancho Panza, un ruolo stupendo in cui mi sembra di rivedere e rivivere tutti i ruoli che ho interpretato nelle grandi produzioni di Monteverde. C’è una teatralità che ritorna in questo personaggio, così come in tutti quelli creati da Fabrizio: “Io, Don Chisciotte” è un balletto che racchiude tante storie ed emozioni e sono riuscita a rendere mio il ruolo con una consapevolezza più profonda, ma allo stesso tempo sospesa, cangiante”.

Cosa hai danzato nella serata di Gala per la consegna dei premi “La Sfera D’Oro”?

“Ho scelto un passo a due, dal repertorio del Balletto di Roma, che mi rappresenta e che io stessa ho rappresentato per tanti anni: “Giulietta e Romeo” di Fabrizio Monteverde, coreografo a cui sono particolarmente legata perché sono cresciuta interpretando i suoi balletti, spesso danzando ruoli creati su di me. Aver potuto contribuire a dare qualcosa in più allo spettatore attraverso le sue emozionanti creazioni, così coinvolgenti e registicamente perfette, è il regalo più bello che mi sia potuta fare in questi anni. Per questo, ho annunciato subito che al Gala avrei danzato un suo pezzo tornando al mio primo amore: Giulietta. Ho poi deciso di chiedere a Paolo Barbonaglia, mio giovane partner e abile interprete del Balletto di Roma, di accompagnarmi in scena: ci siamo così ritrovati a ballare insieme dopo tanti mesi, prima in sala e poi in palcoscenico, ed è stata una bellissima emozione per entrambi.”


“Giulietta e Romeo”, produzione Balletto di Roma – coreografia e regia Fabrizio Monteverde

Cosa rappresenta per te questo riconoscimento?

“È arrivato in modo inaspettato, una bellissima sorpresa che non immaginavo di ricevere in un anno così particolare: è stato per me particolarmente gratificante dopo anni di interpretazioni, spettacoli e tour… Un riconoscimento che mi fa sentire rinata e orgogliosa per quello che forse ho potuto regalare al pubblico. Sono sempre stata molto determinata e ho sempre lavorato con passione e costanza: quello per la danza è un amore particolare e quando c’è questo tipo di trasporto non esistono sacrifici. Penso che per restituire in scena sensazioni e sentimenti puri sia necessario amare questo lavoro: solo così possiamo regalare al pubblico quello che merita, emozioni sincere e forti. Questo premio, in questo momento, mi “completa”: sono vent’anni che calco le scene e lo faccio sempre come se fosse una prima volta. Vedremo cosa ci riserva il futuro, ma già questo rappresenta per me l’inizio di tante cose belle che verranno”.

Come si è svolta la serata di Gala?

“Eravamo tutti dietro le quinte e c’era un bellissimo affiatamento: ci incoraggiavamo a vicenda sentendo di voler lanciare un messaggio di ripartenza per la danza e il teatro. L’organizzazione è stata impeccabile e questo ci ha permesso di restare concentrati sulla nostra esibizione: personalmente ho cercato di donare il mio cuore in scena e in questo modo ho voluto ringraziare il pubblico come ho sempre fatto in ogni spettacolo. L’intensità di questo momento è dovuta anche al fatto che il personaggio di Giulietta, in un certo senso, “mi appartiene”: non solo perché l’ho interpretato molte volte nei tour di successo del Balletto di Roma, ma anche perché è stato il ruolo, da giovanissima, del mio debutto. Tutto torna, dunque… Naturalmente, l’emozione grande è stata poi ricevere il premio di fronte alla prestigiosa giuria a cui va la mia più profonda gratitudine.”


“Giulietta e Romeo”, produzione Balletto di Roma – coreografia e regia Fabrizio Monteverde

Un premio che senti di condividere, in parte, anche con il Balletto di Roma?

“La mia carriera si è svolta in gran parte al Balletto di Roma: sono stati e sono ancora i miei anni più belli, con una compagnia e colleghi che stimo profondamente, un gruppo forte e deciso. Alla mia personale soddisfazione per il premio si aggiunge per l’appunto quella di poter dimostrare la forza del Balletto di Roma, compagnia privata e relativamente ‘piccola’ rispetto ai grandi corpi di ballo, in cui è però possibile compiere una carriera prestigiosa, ricca di esperienze appaganti dal punto di vista interpretativo, emotivo e relazionale. Questo riconoscimento lo dimostra.”

Compagnia in cui danzi da oltre quindici anni…

“L’ho scelta con convinzione anni fa perché desideravo fortemente danzare; ho iniziato negli Enti Lirici e ho poi deciso di unirmi al Balletto di Roma per poter viaggiare e fare tanti spettacoli… Ho così girato l’Italia e non solo: abbiamo fatto tour internazionali (in Argentina e prima ancora in Cina dove ho interpretato per l’appunto Giulietta) raggiungendo numeri stratosferici. La cosa bella è che ogni età ha le sue soddisfazioni: all’inizio hai più incoscienza, poi inizi a conoscere sempre meglio il tuo corpo e le tue sensazioni, diventi più cosciente e godi delle diverse sfaccettature della scena: sono emozioni meravigliose per un ballerino, segnate dalla specifica delicatezza di ogni fase della vita. Con il Balletto di Roma ho centrato i miei obiettivi: ho ballato tanto, interpretando spesso i ruoli principali del nostro repertorio, e spero di continuare a farlo prossimamente; in particolare, mi auguro che vengano confermati i tour internazionali sospesi a causa della pandemia.”

“Io, Don Chisciotte”, produzione Balletto di Roma – coreografia e regia Fabrizio Monteverde

Ci sono ruoli a cui ti senti più legata?

“Ogni balletto della Compagnia è per me importante: non posso non pensare alla mia Clara ne “Lo Schiaccianoci” di Mario Piazza che ho interpretato per dieci anni o alla “Cenerentola” di Monteverde costruita proprio su di me: tanti ruoli che mi hanno fatto crescere insegnandomi ad entrare nel dettaglio di un personaggio, attraverso il corpo e l’anima. Ogni tassello è dunque per me fondamentale: è stata ed è la mia casa da quindici anni e spero ci possa essere un futuro e una continuità di relazioni tra Compagnia e Scuola”.


Nell’immagine, Azzurra Schena e i danzatori del Balletto di Roma durante i saluti finali di “Giulietta e Romeo”.

Congratulazioni ad Azzurra e a tutti i premiati “La Sfera D’Oro” 2020: al maestro Amedeo Amodio, “Premio alla Carriera”, a Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko (Teatro alla Scala); Damiano Ottavio Bigi (Tanztheater Wuppertal); Matteo Miccini (Stuttgart Ballett); Giacomo Castellana (Opera di Roma); Gioacchino Starace (Teatro alla Scala); Salvatore Manzo (San Carlo di Napoli); Toni Flego (College Biennale Danza Venezia); Letizia Masini (Scala di Milano).